Tradizione, evoluzione, continuità

Sartoria Trinchese

Un po’ di storia. Occorre compiere un lungo e avvincente passo all’indietro, di ben 66 anni. Nel 1958 Giovanni Trinchese avvia negli immediati dintorni di Napoli un laboratorio sartoriale, che prende subito il nome di “Sartoria Trinchese”, mettendo a frutto le abilità apprese dallo zio materno, Giovanni La Manna. Grazie a un patrimonio certamente non comune di competenze, la nuova attività si colloca presto nella fascia più alta del panorama partenopeo del “fatto a mano e fatto bene”, che ha come unico termine paragone nel mondo il tailoring londinese.

L’identità. Senza dimenticare un significativo e singolare periodo di operatività di Giovanni ad Addis Abeba, in Etiopia, Paese di origine della moglie, “Sartoria Trinchese” traduce nelle sue creazioni su misura tutti i valori, numerosi, peculiari e determinanti, della sartoria made in Napoli. Sul piano professionale, ma anche etico-morale, possiamo parlare di abnegazione, dedizione, amore e propensione per la cura e per la perfezione oltre che per la bellezza dell’unicità e della raffinatezza. Sul piano più direttamente esecutivo valgono la manualità che tocca ogni fase lavorativa, le mille abilità che danno vita all’unicità stessa, l’esperienza viva e palpitante sempre in progress, il “mestiere” posto in essere con amore autentico e tramandato di generazione in generazione. Non è esagerato raffrontare la sartoria napoletana, e certamente l’atelier Trinchese, alla bottega rinascimentale, con un maestro artefice della creatività, sempre mirata al superlativo e al “mirabile”, e punto di riferimento per un insieme coeso e unico di figure specializzate.

Le coordinate. Al maschile e al femminile la manualità by Trinchese realizza completi, giacche, pantaloni, capi spalla nel segno puro e assoluto del “custom made”, destinati ai gentlemen, e “gentlewomen” del nostro tempo sempre protagonisti del proprio stile, dunque a nomi di rilievo del mondo delle professioni, dell’informazione, dello spettacolo e dell’intrattenimento. Senza trascurare i giovani, se non giovanissimi: dopo l’overdose di “mode”, ora non è raro che un ventenne desideri almeno una giacca su misura, qualcosa di davvero speciale e non omologato. Così, il “senza tempo”, valenza primaria della sartorialità di livello diventa anche “senza età”. La cura definisce la scelta dei materiali: cachemire, lana, seta, blend di lino e seta, senza che manchi la pelliccia autentica, esclusivamente “di recupero”, reinterpretata per gli interni dei cappotti più caldi e pregiati. E neppure manca l’attenzione alla sostenibilità, che per Sartoria Trinchese non è affatto un trend di attualità. Da sempre in atelier i tessuti sono disponibili nella quantità necessaria, determinata dagli ordini, e dunque nulla viene buttato o sprecato. Infine, va considerato il plus, maturato nel tempo, della leggerezza, nella costruzione e nella materia. Nel 1958 si viveva in modo differente. Ora ci si muove di più, si viaggia con maggior frequenza, è cambiata, poco o tanto, anche la nostra costituzione anatomica, il comfort non è confinato nell’ambito dello sport e del tempo libero, ma è diventato necessità e piacere anche nelle ore lavorative. E leggerezza significa anche brio, disinvoltura, scioltezza pur nella impeccabilità del capo.

Un passo avanti. E’ la terza generazione a compierlo, nella figura di Michele Trinchese. Grazie alla sua solida formazione nell’ambito del design di moda, ma anche a una propensione innata, a un talento genetico che lo indirizza alla creatività calata nel contemporaneo, il “Sarto del Terzo Millennio”, in una logica che si potrebbe definire “fusion” e che incrocia le nozioni imprescindibili della sartorialità con un maggiore imprinting di “facilità”, dunque sciolto e dinamico, che discende direttamente da un approccio anatomico al progetto di creazione e costruzione del capo, quasi fosse esso dato identitario rispetto al corpo, ma anche alla personalità di chi lo sceglie e lo indossa. Senza che manchi una visione attuale, contemporanea del ben vestire e dell’eleganza autentica, tutt’altro che impossibile da trasporre anche nel “su misura”.

Gli orizzonti. Se il quartier generale, o meglio, il cuore di “Sartoria Trinchese” e dunque di resta ben saldo a Napoli, Michele è impegnato con la determinazione di sempre a costituire un arcipelago di boutique-laboratorio: luoghi e spazi in cui il bespoke è “di casa”, in cui il cliente viene accolto, sceglie, viene consigliato e seguito da personale qualificato che raccoglie misure, esigenze e desideri, nel rispetto totale della riservatezza, per inviarli subito all’atelier partenopeo.

I nostri servizi

Cosa ci rende speciali?

Tessuti di alta classe

.Tessuti selezionati, per ottenere il massimo della qualità dai nostri prodotti.

Lavorazione Geometrica

Non Utilizziamo modelli di carta, ma lavoriamo geometricamente sulla persona.

Servizio a domicilio

Oltre a ricevere in sede, previo appuntamento, possiamo raggiungere i nostri clienti a casa.

Giacca Napoletana

Nonostante realizziamo vari modelli di giacche, siamo specializzati nella “Giacca napoletana”.